Gioco: The Veil (PbtA)
Ambientazione: basata sul quickstart Glitch City per l’espansione Cascade
Sessione#7 (finale)
Maemi e Ode si prendono un po’ di tempo per loro, ora che Ardash è stata consegnata alla Gamma 6.
Ode cerca di scavare nella faccenda che riguarda suo fratello Ideoshi. Trovato il famigerato virus indiano al mercato nero, forte di quello e della sua attrezzatura casalinga, scopre, intrufolandosi nei sistemi della Gamma 6, che esiste una sorta di registro di NeuroChip immagazzinati da qualche parte. I NeuroChip sono tutti di individui che hanno messo i bastoni tra le ruote all’agenzia: nemici, rivali, concorrenti morti dei quali, come un trofeo di guerra, l’agenzia ha messo sotto chiave i ricordi.
Questa pratica va avanti già dai tempi in cui Ode morì, trent’anni fa.
Sembra che abbiano trovato il modo di violare diverse di queste memorie ma tutt’ora è una tecnologia difficile da usare. Altro discorso se la coscienza viene decantata in un corpo vivo, che poi può essere interrogato, torturato, ecc.
Ideoshi è su quel registro.
Maemi invece cerca informazioni sulla propria squadra, quella di cui faceva parte trent’anni fa. Ricorda solo un nome, Zen, ma a forza di cercare viene fuori che la sua unità fece parte di una serie di operazioni in zona Mittani tese a smantellare una rete di hacker rivoluzionari. In un mix di ricerche in rete e di flashback, in cui rivive un’operazione inconcludente nella baraccopoli, viene fuori il nome di un’hacker prodigio, Arina Twelve, e da lei risale al nome dell’unità: Bloodhound. Dash e Rack erano altri due compagni mentre lei, Maemi, andava sotto il nickname di Shade. Mentre gli altri sono morti in varie missioni, sembra che Zen e Dash siano ancora vivi, o almeno non c’è traccia della loro morte.
Scopre anche, parallelamente, quali sono i nomi delle corporazioni, a livello planetario, coinvolte nella tecnologia della decantazione.
Il riposo però dura poco, la mattina seguente una notifica di Gamma 6 avvisa che ci sono novità sul caso.
Sembra che Ardash abbia rivelato il nome della persona che ha incaricato il runner della sua consegna: Sixten Larsson, un rivoluzionario svedese. Sixten, cosa importante, lavorava fino ad un paio di mesi fa per la Gamma 6 ed è uno dei glitch impazziti. Adesso, dopo la sua cattura, è ricoverato al Cyrix Medical Center. Non è sotto custodia della Gamma 6, ma della polizia di U.S.City.
L’agenzia offre come ricompensa l’estinzione dei debiti che Maemi e Ode hanno verso di essa nonché un buon pagamento finale. La missione è interrogare Sixten e scoprire che legami avesse con Merlin Calder, con l’Hida Complex, e cosa sia successo davvero quando è impazzito.
Sembra però che anche un altro concorrente sappia di Sixten e che potrebbero trovare ostacoli andando alla clinica per interrogarlo. L’agenzia comunica che avranno soltanto una finestra di venti minuti libere dai poliziotti che sorvegliano la stanza di Sixten.
L’idea è camuffarsi, predisponendo un cambio d’abiti prima di avvicinarsi alla clinica e uno da effettuare dentro, nei bagni, per uscire senza dare nell’occhio.
Giunte nel quartiere Pluton Maemi inizia a sondare l’ambiente, scopre le eventuali vie di fuga dalla clinica e controlla la gente per individuare occhi indiscreti.
Una volta dentro raggiungono rapidamente la stanza di Sixten e Ode si collega alla sua mente.
Incontra Sixten in un luogo ricreato da lei, un paesaggio nordico di fiordi, su un molo di legno.
Sixten è agitato, parlare di Adis Liniki lo rende inquieto e presto Ode se lo ritrova davanti armato. Il proiettile che lui spara, perse le staffe, viene fermato e bloccato da Ode, che ancora controlla il costrutto digitale, ma la mente caotica di Sixten conduce lui e lei altrove.
Si trovano nell’agenzia di credito in cui è avvenuta la sparatoria che lo ha coinvolto. Lui, vestito da civile, armato, sembra aver ucciso prima i rapinatori che avevano assaltato il posto, poi ha iniziato ad uccidere la gente indifesa. Ode prova più volte ad entrare nella sua mente ma è tutto inutile, non rivela niente sui suoi contatti. Alla fine il tempo scade, però nel frattempo Ode ha scaricato gran parte della sua memoria che potrà consegnare alla Gamma 6. E di sicuro sa cosa è accaduto quel giorno all’agenzia di credito.
Purtroppo però ha portato via con sé anche altro, da Sixten: un virus che adesso l’ha infettata.
E’ necessaria l’assistenza di Maddox, rapidamente le due glitch raggiungono il laboratorio e Ode spiega cosa è accaduto.
Il verdetto è che il virus è nuovo, molto potente, e va ad intaccare il core del NeuroChip, portando la persona alla follia. Non è dato sapere entro quanto avviene o se è necessario un trigger perchè si inneschi.
L’intervento di Maddox (che si fa pagare con una copia del virus per sé) fa sì che Ode possa stare tranquilla, ma non si sa per quanto. Non è stato possibile debellarlo, ma ha scoperto che l’ultimo nodo in cui il virus è stato modificato corrisponde ad una location in U.S.City: il club Default in zona Mittani.
Dopo alcune ricerche sul titolare, che sembra legato (guarda caso) a Merlin Calder, non trovando altro di interessante in rete le due glitch decidono di fare un appostamento.
Prima dell’orario di apertura sono in zona. Unendo le forze scoprono che il traffico dati in uscita e in entrata presso il locale non è congruo con quello di un posto simile, come anche il consumo di elettricità. Inoltre nel piano sotterraneo è evidente una traccia di calore troppo alta, cosa che fa pensare alla presenza di varie apparecchiature informatiche.
Attendono un bel po’ osservando chi entra e chi esce, quando la serata inizia, ma non notano niente di notevole. A quel punto, visto che non è saggio per Ode aspettare ancora, entrano come clienti del locale.
Sedutesi ad un tavolo, dopo poco vengono avvicinate dal cameriere che chiede loro il permesso di poter inviare una notifica dal gestore del locale. Temendo un altro virus o una fregatura chiedono di poterci parlare di persona e dopo poco lui si presenta al tavolo.
In sostanza porta l’invito da parte di una persona ad incontrare le due glitch, il cameriere le scorta fino all’ascensore che porta al piano sotterraneo. E’ chiaro che entrambe le parti hanno scoperto le carte.
Ormai coinvolte e curiose giungono ad una stanza che si presenta come un laboratorio, adorno di monitor, di immagini proiettate sulle pareti, di cavi intrecciati, il tutto più fitto nel centro, dove sembra esserci una sorta di postazione di lavoro circolare. Al centro una figura, un corpo palesemente sintetico, lucido, come un manichino, con occhi azzurri, che alza la testa su di loro appena si palesano.
E’ il Manikin Man, l’uomo marionetta, collegato dietro alla nuca con cavi e fili alle apparecchiature, un tutt’uno in pratica. Conosce sia Ode che Maemi e la verità che viene fuori, parlando, è che lui è il sunto, il crogiolo, di tutti i frammenti di memoria e di personalità perduti dai decantati. Tutto quel materiale non è perduto, come si crede, ma è disperso in rete e per qualche motivo è condensato in una entità che ora è Manikin Man. Inquietantemente il sintetico parla con voce di varie tonalità e timbri, e anche con quella di Maemi e quella di Ode, quando si rivolge a loro. Conosce segreti che loro stesse hanno dimenticato.
Il suo obiettivo è far cessare la tecnologia della decantazione, empia e folle. Per questo ha ideato il virus, così da far capire a tutti il pericolo che rappresentano i glitch.
Qui le opinioni delle due divergono ulteriormente: mentre Ode è possibilista, Maemi non vuol sentir parlare di rivoluzioni che comprendono la morte di persone innocenti.
Ad un certo punto poi si sentono spari e rumori e urla dal piano superiore. Maemi non attende oltre, preme il grilletto e spara in testa al Manikin Man, che si disattiva immediatamente (forse per lo sparo o forse per altro).
Quando irrompono le forze congiunte di Gamma 6 e polizia sequestrano tutto il materiale e portano via in stato di arresto anche le due glitch. Interrogate, verranno rilasciate, il loro debito con la Gamma 6 saldato.
Sprazzi di futuro…
Ode chiuderà i ponti con l’agenzia, determinata piuttosto a scoprire cosa accadde davvero trent’anni fa perché suo fratello venisse ucciso da loro. Si sposterà nella Baikonur Industrial Area legando con i rivoluzionari di Merlin Calder, che la accoglieranno tra di loro. Dopotutto è sempre un hacker, anche se un abominio, e sarà utile alla loro causa. Lei da parte sua cercherà di moderare la loro protesta, rendendo il virus più controllabile così da coinvolgere solo funzionari e pezzi grossi delle corporazioni coinvolte.
Maemi invece stringerà i rapporti con la Gamma 6, intenzionata a mettere fine ai giochi folli del Manikin Man e di Merlin Calder. Non vuole che altra gente innocente venga ammazzata per il loro ideale.
Diventerà un sicario sul libro paga dell’agenzia, magari trovando la possibilità di ricreare una squadra come quella di un tempo, mentre proseguono le ricerche sugli ex compagni, dei quali almeno un paio ancora vivi.